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GIOVEDÌ CULTURALI – Laura Agnoletto Baj | gio 02/02/2023

I “giovedì culturali” a cura di Laura Agnoletto Baj, organizzati dal Comune di San Giorgio su Legnano in collaborazione con la ProLoco San Giorgio su Legnano.

I giovedì culturali si terranno in aula consiliare Giacomo Bassi a San Giorgio su Legnano alle ore 21.00 e accoglieranno 5 serate dal tema comune “Il design come cartina tornasole della nostra società”.

Ogni primo giovedì del mese, a partire da ottobre e fino a febbraio 2023 seguiranno cinque date che avranno un filo conduttore:

  • 6 ottobre 2022 – “Dalla draisina alla bicicletta: le cose che non sappiamo di non
  • sapere”;
  • 3 novembre 2022 – “Dal cazzotto al Bacio: storia del primo progetto di food
  • design”;
  • 1 dicembre 2022 – “Campari Soda, il cono rosso futurista”.
  • 12 gennaio 2023 – “Design usa e getta: una trappola da cui scappare”.
  • 2 febbraio 2023 – “Lo sci: da più antico mezzo di trasporto a sport eroico a luna
  • park della montagna”

C’è un filo conduttore tra la bicicletta, il bacio Perugina, il Campari Soda, gli sci e il design usa e getta? Sì, e questo filo è ben visibile.
Attraverso l’analisi di questi “oggetti”, Laura Agnoletto Baj racconterà una parte di storia e di cultura della nostra società;

“Gli oggetti non sono solo loro stessi ma cristallizzazioni di sogni, di immagini e immaginari e sono memoria e progetto” (cit. Eleonora Fiorani dal libro Design Anonimo in Italia di Alberto Bassi).

Arte, design, letteratura, artigianato, femminismo, sostenibilità, nutrimento, discriminazioni: gli oggetti ci raccontano chi siamo, chi siamo stati e cosa saremo.

Per Laura Agnoletto, una lunga esperienza come designer curator a Milano, è importante che eventi culturali non siano pensati solo per le grandi città; così, dopo un’esperienza di docenza di antropologia culturale allo IED di Como, ora ha proposto questi incontri al comune di San Giorgio su Legnano proprio per diffondere la cultura del design anche in luoghi che magari hanno un legame meno stretto di Milano su questi temi; ma, come descritto prima, il design parla di noi e della nostra cultura e quindi è un tema che riguarda tutti.

L’argomento della quinta serata è:
Lo sci: da più antico mezzo per la mobilità dell’uomo a strumento per imprese eroiche e di propaganda politica a sport di massa.

“10.000 anni fa gran parte dell’Europa era ricoperta di neve, nacque quindi per l’uomo l’esigenza di muoversi in questo tipo di ambiente così inospitale.

Inizialmente gli uomini si misero ai piedi cortecce e rami intrecciati in grado di sostenere il peso del corpo mentre si spostavano per andare a caccia. Con l’andare del tempo queste rudimentali racchette da neve subirono una lenta, ma costante evoluzione che le portò ad allungarsi e a scivolare soprattutto dove il terreno era ondulato. Da alcuni reperti ritrovati in Svezia si ritiene che si utilizzasse uno sci più lungo e uno più corto.

La più antica testimonianza di uno sci in legno è datata tra i 6.000 e i 5.000 anni a.C. ed è stato trovata a 1.200 km a nord di Mosca.

In Svezia sono stati trovati degli altri sci risalenti a 4.500 anni avanti Cristo. Alcuni storici ritengono che la colonizzazione umana delle Americhe sia avvenuta a partire dall’Alaska proprio tramite gli sci.

Nelle valli alpine italiane gli sci arrivarono molto più tardi, salvo nella Carnia. Qui, dopo la guerra dei trent’anni, durante la quale si utilizzarono gli sci per combattere, e con la pace di Westfalia del 1648, alcuni scandinavi si trasferirono a vivere portando con loro gli sci che non divennero però assolutamente di uso comune, cosa assai strana.

Sempre in quegli anni Francesco Negri fu un esploratore e autore del resoconto di viaggio attraverso Svezia, Norvegia e Finlandia, pubblicato postumo nel 1700. Nei suoi tre anni di viaggio annotò costumi, cultura, alimentazioni, abbigliamento, cerimonie rapporti sociali della popolazione lappone che gli parvero il popolo più felice della terra, vivendo una vita nomade felice e appagata. Nel suo libro descrive con molta attenzione sia gli sci che anche il modo con cui venivano usati.

Solo nella seconda metà del 1800 un falegname norvegese, Sondre Norheim, della regione Telemark, cominciò a sperimentare vari sistemi di curva e frenata usando due sci molto lunghi e inizialmente un unico bastone e attacchi con il tallone libero; nasce così lo sci come sport.

La parola sci deriva dall’antico norvegese e precisamente da due vocaboli distinti “saa” e “suk” che indicavano l’attrezzo, ossia il pezzo di legno.

A metà Ottocento nasce anche il turismo invernale in montagna grazie ad un albergatore di Saint Moritz che propose ai suoi ospiti un’idea “rivoluzionaria“: venire in Engadina in pieno inverno! Prima la montagna era riservata ad un turismo estivo.

A fine Ottocento anche in Italia cominciano a comparire i primi sci, nel 1886 Edoardo Martinori, di ritorno da una traversata in sci della Lapponia, riportò con sé il paio di sci da lui usato di cui fece dono alla sezione romana del CAI, da lui fondata. Ma è l’ingegnere svizzero trapiantato a Torino Adolfo Kindle che nel 1896 portò con sé dai Grigioni un paio di sci, che accese l’entusiasmo della sua cerchia di amici torinesi per dare poi vita ad un club di sciatori fino a trasformarsi nel 1901 nello Ski club Torino affiliato al CAI.

Lo sci alpino divenne uno sport sempre più praticato soprattutto però negli ambienti borghesi. Lo sci rispecchia lo spirito del dopo guerra: piace perché è veloce e dinamico, si pratica in compagnia e si pratica in inverno; prima dello sci pochi sport si praticavano contatto con la natura in inverno.

Le Olimpiadi del 1936 aggiudicate alla Germania furono molto importanti per moltissimi motivi, soprattutto politici, e anche la sezione invernale dello sci assunse un ruolo di primo piano.

Inizialmente alle donne era proibito partecipare ai giochi olimpici; solo nel 1908 viene data la possibilità alle donne di partecipare, ma solo alle gare di tiro con l’arco: bisogna aspettare proprio le Olimpiadi del 1936 per considerare la donna come un atleta e non un amenità (3.834 erano gli atleti, di cui 328 donne); complice di questo cambiamento è il film Olympia della regista Leni Riefenstahl.

Le Olimpiadi invernali si svolsero a Garmisch-Partenkirchen, molte furono le novità: la staffetta 4 × 10 per lo sci di fondo e la discesa e lo slalom per lo sci alpino riservati anche alle donne.

Pur non ottenendo medaglie di onore olimpico la pattuglia militare degli alpini si impose nella prova dimostrativa che abbinava sci di fondo e tiro al bersaglio, gli alpini vinsero la staffetta.

La vittoria degli alpini fu comunicata a Mussolini da Renato Ricci con un telegramma poi riportato da tutti i giornali e analogo trionfante avviso fu inviato al generale Negri comandante della divisione alpini in Africa (al momento si combatteva in Abissinia per la conquista di un impero italiano).

Anche il fascismo diede importanza allo sviluppo dello sport dello sci, senza però ottenere grande successo di partecipazione.

Nel 1921 era stata istituita la Convenzione Internazionale sul Lavoro, ufficializzata poi dal governo di Mussolini nel 1923, con le 8 ore lavorative che diedero inizio al concetto di “tempo libero”.

Mussolini decise quindi di promuovere anche lo sci e pensò di farlo creando una stazione sciistica e inaugurando nel 1938 la funivia del Terminillo.

Nel 1934, all’interno dei fasci giovanili di combattimento che in quell’anno contano   1.120.000 iscritti, solo 6.607 praticano lo sci. Il Duce si fa ritrarre spesso in foto sugli sci ma in realtà non ha mai imparato a sciare.

Per promuovere lo sci nel 1934, il direttorio del Partito Nazionale Fascista fu organizzato al Sestrières; sul comunicato veniva sottolineato che i gerarchi dovevano presentarsi tutti muniti di sci e in abbigliamento da sciatori; allo sci vengono attribuiti valori spirituali tali da renderlo l’emblema dell’attivismo.

Nonostante tutti gli sforzi lo sci non prese piede in Italia durante il fascismo se non per una piccola élite di persone, solo negli anni ‘70 diventerà uno sport di massa.”

Laura Agnoletto Baj

Data

Feb 02 2023
Expired!

Ora

9:00 PM - 11:00 PM

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